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Attualità venerdì 05 gennaio 2018 ore 10:50
Le casette per i terremotati con il cuore toscano
Il Comitato pro emergenze di Prato ha raccolto 120mila euro utilizzati per l'acquisto di sei case in legno. E la Valbisenzio ha donato uno scuolabus
PRATO — Continuano ad arrivare, nel Centro Italia, i frutti della solidarietà toscana per gli sfollati del terremoto. Stavolta il merito è dei pratesi che con le loro donazioni hanno permesso l'acquisto di sei casette. Quattro saranno installate a Quinto decimo, Cantano, San Martino e Favalanciata. Le altre due sono state montate ad Acquasanta, una per ospitare uffici comunali e l'altra per la pro loco.
In tutto sono stati raccolti 120mila euro, 99.600 dei quali sono stati usati per l'acquisto delle case di legno. Dalla Valbisenzio sono arrivate le offerte anche per l'acquisto di uno scuolabus.
"Acquasanta conta oggi 2.700 abitanti, 200 meno rispetto al pre terremoto. Molte famiglie sono ancora sfollate, le altre vivono sparse in 54 frazioni - ha spiegato il sindaco di Acquasanta Sante Stangoni - Offrire luoghi di ritrovo è fondamentale perché a separare i diversi borghi sono 230 km di strade".
Il sindaco di Prato, presente alla cerimonia insieme al vicesindaco Simone Faggi, ha definto l'operazione "un segno di vicinanza della nostra comunità a un Comune che ha subito una serie di eventi tremendi, racconti che scuotono l'anima. Ci fa piacere che in questo territorio, dove ancora si contano quattordici zone rosse, si senta la vicinanza di Prato in modo tangibile. Oltre alle casette e ai mezzi abbiamo portato il nostro aiuto con la presenza del personale tecnico e della protezione civile. Voglio ancora ringraziare i nostri volontari e i tanti pratesi che hanno dato il loro contributo per le popolazioni colpite dal terremoto".
Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti, il sindaco di Poggio a Caiano Marco Martini e l'assessore della Protezione civile di Montemurlo Rossella De Masi. Ad Acquasanta anche il presidente del Comitato Giulio Bardazzi e il responsabile della protezione civile di Prato Sergio Brachi.
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