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Attualità martedì 05 gennaio 2021 ore 10:52

Visite ai malati Covid, il Santo Stefano ci prova

mano sul vetro divisorio

Procedure di sicurezza stringenti e un quarto d'ora di tempo per la prima volta in ospedale di un parente da un ricoverato per Coronavirus



PRATO — Visite dei familiari ai malati di Covid-19, l'ospedale Santo Stefano di Prato ci prova: "Proprio in questi giorni di festività è stato possibile organizzare la visita ad un paziente nell’area Covid da parte di un familiare - annuncia una nota - garantendo massima attenzione alle procedure di sicurezza per la tutela della salute di tutti". 

La procedura attivata dalla direzione sanitaria ha previsto l’ingresso del parente, accompagnato dagli operatori sanitari dopo un colloquio nel corso del quale sono state fornite tutte le informazioni relative alle norme di sicurezza, l’uso corretto dei dispositivi individuali da indossare, le norme sanitarie da osservare e dopo aver acquisito il consenso informato. Durante la visita di 15 minuti il personale ha supportato per ogni eventuale necessità il familiare.

"E’ stato un primo passo al quale ne seguiranno altri - spiega la Asl Centro in una nota - con l’augurio di diffondere, in questo momento di rispetto delle regole di chiusura, imposte per ridurre i rischi del contagio da Covid-19, un 'contagio positivo' con misure che favoriscono la relazione affettiva con le persone ammalate che tanto effetto ha sulla loro salute".

L'iniziativa ha preso le mosse da una recente delibera, ricorda la Asl, con cui la Regione Toscana ha previsto questa possibilità tenendo conto di come, secondo quanto evidenziato dal tavolo tecnico coordinato dal presidente della Commissione regionale di bioetica e promosso dall’associazione Tutto è vita onlus, "la vicinanza delle persone sofferenti ai propri affetti costituisce un presupposto importante del processo di cura".

Soddisfatta di come è andata la prima visita è la direttrice sanitaria del Santo Stefano, Daniela Matarrese: "Abbiamo voluto dare un messaggio di umanità nel combattere la solitudine di quelle persone che sono ricoverate nell’area Covid e che da tempo non hanno potuto ricevere la visita dei propri cari, sentire la loro vicinanza ed il loro amore”, ha detto.


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